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Questionario di poesia di Mario Fresa

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Care Amiche e cari Amici,
ho il piacere di informarvi circa un progetto che ha iniziato Mario Fresa sul blog delle Edizioni L'Arca Felice: Questionario di poesia. Sono domande che Mario Fresa rivolge a vari poeti, sulla poesia in relazione alla propria esperienza di scrittura; sono stato il primo ad essere "questionato", devo dire la verità che mi sono molto divertito a rispondere alle domande, in apparenza semplici ma che richiedono una bel pensare su se stessi e il proprio fare poesia, ma basta ciance adesso se vi va leggete il questionario e relative risposte:

http://edizionilarcafelice.blogspot.com/2011/07/mario-fresa-versus-roberto-maggiani.html

 Franca Alaimo - 20/07/2011 21:51:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Desidero sottolineare due passaggi nell’intervista a Roberto Maggiani. Nel primo l’intervistato sostiene che il vero poeta non è mai un "fingitore", nel senso che comunemente si dà al termine; ed è vero: il poeta non è mai un mentitore, e per sua stessa natura e per lo spessore etico connaturato alla parola poetica: poiché, anche quando egli immagina, in-venta e si in-venta.
Nel secondo Maggiani sostiene ( ed anche in questo sono d’accordo ) che la poesia non è in-spirata, ma e-spirata; nel senso che per dare vita alla parola poetica, come diceva Ungaretti, bisogna trovarla nel proprio abisso.
Poetare, infatti, è sempre uno scendere nel proprio infero/inferno per poi risalire alla luce, a Dio, all’assoluto, qualunque sia il nome che ad esso diamo.
So benissimo che Roberto è sincero quando dice queste cose, perché la nostra conoscenza ( lavoro da poco più di un anno nella redazione della sua rivista on-line, La Recherche) è breve,ma intensa, come consente solo la medesima passione per la scrittura. Di Roberto posso dire che è, come scrive in una
sua poesia, un grande ed attentissimo orecchio, che, come tutti i veri scrittori, ama il confronto, il dialogo, ed è autentico e meravigliosamente umile. Mi sembra, questo atteggiamento, l’esempio più utile a quanti vogliono cimentarsi nella scrittura: bisogna leggere, leggere, leggere, e, soltanto dopo, scrivere come se non si fosse letto niente, in ascolto del proprio ritmo e respiro personale.
Inoltre, benché io sia quasi ignorante delle discipline scientifiche, ritengo sia giusto restituire a poesia e scienza quell’originario abbraccio che prima le univa; in fondo entrambe affrontano il mistero, inseguono ciò che non si sa, si affacciano sempre sui precipizi del dubbio. Se qualcuno mi parla scientificamente delle costellazioni,mentre le osservo in una notte estiva stellatissima, non posso non sentire questo abbraccio, per il semplice fatto che la sapienza è totalità, che l’Universo è uni-verso.
Finisco con il ringraziare Roberto per la bella esperienza che mi ha regalato, credendo in me ed accogliendomi nella redazione della rivista, di cui è direttore insieme a Giuliano Brenna. Grazie a lui e allo scrittore Mario Fresa, che ha saputo in questa breve intervista fare uscire un ritratto a tutto tondo del poeta Maggiani.

 Lorenzo Mullon - 20/07/2011 17:08:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Grazie a Roberto Maggiani per aver ricordato quanto sia vicina la scienza all’arte e alla poesia. Mi vengono in mente gli splendidi esercizi di Leonardo Sinisgalli. E’ una fatale debolezza della mentalità indotta dal consumo seriale credere che il campo della conoscenza sia diviso in due, chi usa la mano per creare non subisce questa frattura dell’anima e del corpo, o almeno sa dove trovare l’antidoto per sanarla.

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